I Confini del mondo stanno cambiando
Ci stanno, togliendo o meglio modificando la cultura del viaggio e della scoperta.
Il nostro mondo dove si poteva andare ovunque, dove ogni destinazione era facilmente raggiungibile in alcuni casi anche con voli low cost, ebbene questo nostro mondo sta cambiando.
Il terrorismo sta cambiando la geografia del turismo e il nostro mondo per molte destinazioni è diventato proibito.
Ad essere presi di mira da chi odia l’Occidente sono bersagli facili e devastanti, alla portata dei nostri nemici e tutti impossibili da sorvegliare . Colpendoli, il terrorismo islamico ottiene contemporaneamente due risultati. Il primo quello di scatenare il panico in tutti coloro che in Occidente hanno i mezzi o la passione di viaggiare per scoprire il mondo.
Il secondo risultato è quello di colpire al cuore le economie dei Paesi e dei governi locali che stanno cercando tra mille difficoltà, visto i tempi odierni, di garantire alle popolazioni uno sviluppo migliore.
Un attacco terroristico è devastante perchè causa non solo l’inutile perdita di vite umane, paura e tanta disperazione, ma poi causa danni economici ai settori turistico , dei trasporti , dell’immagine e all’indotto del Paese colpito e quindi all’intero sistema economico, a cui si collegano.
La Nuova Geografia del Turismo
Riprendendo … “La mappa disegnata dal ministero degli Esteri britannico vediamo che ci mostra : l’Africa e il Medio Oriente che sono coperti da ampie macchie rosse (ovvero intere nazioni che si sconsiglia di visitare) e gialle (Paesi in cui sono inaccessibili alcuni siti e luoghi). Dati che in buona parte coincidono con quelli di “Viaggiare Sicuri”,sito della Farnesina che fornisce informazioni e consigli su eventuali pericoli per la sicurezza dei turisti in cui bisogna riuscire a barcamenarsi tra le varie raccomandazioni fornite. Vediamo inoltre che la Russia è “gialla”, come Ucraina, India, Madagascar, Angola, Kenya, Thailandia e Myanmar. Sono “rossi” invece Mauritania, Mali, Congo, Somalia, Yemen, Pakistan.
Nella sponda meridionale e orientale del Mediterraneo , tranne il Marocco, vengono considerate zone calde : Tunisia (Cartagine, l’anfiteatro di El Jem, la città punica di Kerkouane, la medina di Sousse), Algeria (il parco nazionale di Tassili n’Ajjer),. Libia (le rovine di Leptis Magna, Cirene, Sabratha, l’antica città-oasi Gadames), Libano (il sito archeologico di Baalbek, la città di Anjar), Siria (Aleppo, la cittadella del Saladino, i villaggi del nord), inoltre Egitto e Turchia, con sfumature diverse di pericolosità….”
Guardare questa cartina e ricordare i viaggi che ho fatto in luoghi che ora sono off limits mi rattrista perché il mondo odierno, il nostro mondo, si sta restringendo e con lui anche la nostra libertà.
Sono sempre meno i luoghi sicuri, visitabili.
Per me viaggiare significa un po’ “rinascere” , perché ritengo che allarga i nostri confini e ci fa individuare nuove frontiere.
Attraversare una nuova frontiera è sempre un’emozione a cui non ci si abitua mai e a cui non bisogna abituarsi mai, perché superare i confini significa “scoprire” qualcosa di nuovo.
Il Futuro è sempre “oltre” , al di là dei confini, il futuro oltrepassa i limiti che la conoscenza in quel momento ci pone.
Se non siamo più liberi di viaggiare e di oltrepassare nuovi confini anche se il nostro mondo si sta restringendo, allora significa che il terrorismo ha vinto.